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Cose che mi sono piaciute de “Lo Hobbit” di Peter Jackson (Parti 1 e 2) – 5/5

Con questo, concludo l’elenco delle cose che mi sono piaciute dei due film fin’ora usciti.
E cosa mai poteva essere, l’ultima cosa? Ma la Nuova Zelanda, naturalmente!
Se invece di girare i film tra i paesaggi neo zelandesi li avessero girati da qualsiasi altra parte, come sembrava potessero fare all’inizio, non sarebbe sicuramente stata la stessa cosa.
In questo, almeno, P.J. e compagnia hanno fatto la cosa giusta. In questo.

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Cose che mi sono piaciute de “Lo Hobbit” di Peter Jackson (Parte 1 e 2) – 4/5

(The Hobbit: An Unexpected Journey – Original Soundtrack)

(The Hobbit: The Desolation of Smaug – Original Soundtrack)

La colonna sonora ad opera, anche questa come quella del “Signore degli Anelli”, di Howard Shore. Benchè i temi veramente originali siano pochi – la maggior parte, da quello che ho potuto sentire, sono ripresi da quelli di iSDA – Shore ha fatto come al solito un gran bel lavoro. Quindi, musicalmente parlando, entrambi i film per me sono perfetti. Musicamente parlando!

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Cose che mi son piaciute de “Lo Hobbit” di Peter Jackson (Parti 1 e 2) – 3/5

Smaug cerca Bilbo

Smaug. Nella gif qui sopra lo vediamo mentre cerca Bilbo, all’interno del salone dei tesori di Erebor. Devo anche fare i complimenti a Benedict Cumberbatch – che, per chi non lo sapesse, è colui che doppia Smaug in inglese – perchè ha fatto, almeno a mio personalissimo giudizio, un lavoro eccezionale. Ho apprezzato molto non solo la realizzazione del drago in digitale e la voce che gli è stata data, ma anche i dialoghi tra lui e Bilbo, (anche quelli con Thorin non sono niente male, ma sono molto più brevi e meno incisivi, se vogliamo, di quelli scambiati tra Smaug e Bilbo).

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Cose che mi son piaciute de “Lo Hobbit” di Peter Jackson (Parti 1 e 2) – 2/5

Dunque, dopo la canzone dei Nani, ecco la seconda cosa che mi è piaciuta dei due film fin’ora visti: il Bianco Consiglio e, di conseguenza, anche Ian McKellen nei panni di Gandalf, Hugo Weaving in quelli di Elrond, Cate Blanchett come Galadriel e il grandissimo Christopher Lee, per quanto ringiovanito notevolmente, come Saruman il Bianco.

Il Bianco Consiglio

Elrond, Galadriel, Gandalf e Saruman: il Bianco Consiglio

Di questa scena, che pur nel libro non c’è perchè Tolkien – almeno per quanto ne sappiamo noi – non l’hai mai scritta, ho apprezzato un po’ tutto: la bellezza eterea di Galadriel, personaggio che confesso mi è estremamente antipatico; Mastro Elrond e la sua Imladris, sempre così bella che mi piacerebbe poterci andare a vivere; Gandalf perchè è… Gandalf, semplicemente; e Saruman perchè, nonostante noi già si sappia cosa combinerà dopo, in questo momento è ancora, solo, il cocciuto capo del Bianco Consiglio, forse fin troppo superbo e stizzoso, ma pur sempre ancora “Il Bianco”.

Tornerò sull’argomento più avanti, in quella che temo sará una disamina ben più lunga – credo anzi che la divideró in più parti per non stancar troppo – dove tratterò in profondità i cambiamenti in meglio, pochissimi, e quelli in peggio, che sono fin troppi, toccando anche il carattere dei personaggi. Perchè, diciamocelo: “Lo Hobbit” è un libro per ragazzi, di tutt’altro calibro rispetto al “Signore degli Anelli”.
Ma trovo che le incrongruenze tra libro e film possano essere momentaneamente messe da parte in favore di questo dialogo tra Gandalf e Galadriel, anch’esso “originale” ma non per questo meno azzeccato a quello che, secondo me, dovrebbe essere lo spirito delle opere di Tolkien.

Galadriel: Mithrandir? Why the Halfling?
Gandalf: I do not know. Saruman believes that it is only great power that can hold evil in check. But that is not what I have found. I have found it is the small things, everyday deeds of ordinary folk that keeps the darkness at bay. Simple acts of kindness and love. Why Bilbo Baggins? Perhaps it is because I’m afraid… and he gives me courage.
Galadriel: Do not be afraid, Mithrandir. You are not alone. If you should ever need my help, I will come.

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Cose che mi son piaciute de “Lo Hobbit” di Peter Jackson (Parti 1 e 2) – 1/5

Ecco qui una delle 5 – si, solo 5! – cose che mi sono piaciute de “Lo Hobbit” di Peter Jackson, come dice il titolo.

No, non è Thorin, quanto piuttosto la canzone che i Nani cantano praticamente all’inizio del primo film della trilogia – che poi, che bisogno c’era di farne addirittura tre film? Ma ne riparleremo in un secondo momento – e che recita così:

Far over the Misty Mountains cold.
To dungeons deep and caverns old.
We must away, ere break of day.
To find our long forgotten gold.

The pines were roaring in the height.
The winds were moaning in the neight.
The fire was spread, it flaming spread.
The trees like torches, blazed with light.