Mass Effect, una Missione Suicida… e Claudia Black

Ci siamo!
O meglio, c’eravamo: giusto oggi, infatti, ho finito la Suicide Mission di Mass Effect 2. La base dei Collettori è stata distrutta, the Illusive Man è rimasto con un pugno di mosche – Miranda e le sue dimissioni son sempre un piacere da guardare – e il Razziatore umano è stato distrutto.

Ma torniamo un po’ indietro, nel gioco. Più precisamente, alla missione loyalty di Tali, in cui Shepard deve difendere proprio Tali da delle infondate accuse: l’aver portato parti attive di Geth a bordo della Flotilla, (o Migrant Fleet, come preferite), mettendo così a rischio l’intera razza Quarian. Insomma, accuse di alto tradimento.
Confesso che, la prima volta che ho giocato ME 2, non mi ero accorda che Xen – Ammiraglio Quarian dalla morale decisamente discutibile – era doppiata da Claudia Black. Ero troppo presa da cercare di sbrogliare l’impiccio in cui è capitata la mia FemShep per conto di Tali.
Ma confesso anche che, da quando l’ho scoperto, non faccio altro che apprezzare la bravura di quest’attrice.
L’ho adorata in Stargate – voglio dire… Val Mal Doran! – per non parlare della grandissima Aerin Sun di Farscape, ma il suo lavoro come “voice actress” non è per niente da meno: Morrigan nel ciclo di Dragon Age, (e tornerà in Dragon Age: Inquisition! Non vedo l’ora!!), Xen e Aethyta in Mass Effect, Alyn Shin e la voce narrante in Kingdoms of Amalur: Reckoning.
Insomma, mi piace tanto quanto mi piace Jennifer Hale, (come dimenticare la sua interpretazione di Bastila Shan, in Knights of the Old Republic?!), ma forse anche un pochino di più… sará il suo accento, adorabile come quello di tutti gli australiani a mio parere, sará la sua capacità di rendere un personaggio con la sola voce, sará la sua evidente professionalità… non saprei dire con esattezza quale di questi fattori influisce di più in questo mio giudizio.
Sta di fatto che è un piacere ascoltarla, e vederla!, recitare e che non cambierei le sue interpretazioni per niente al mondo.

Video

Mass Effect Trilogy… si ricomincia!

Ho da poco comprato – e quindi subito provato – “Omega”, una delle DLC di Mass Effect 3 e mi è venuta la voglia di rigiocare tutti e tre i giochi, in attesa del 4º di cui ancora non si sa niente ma, più importante ancora, perchè sono forse i migliori giochi che abbia provato negli ultimi dieci anni – eccezion fatta per l’orrido, orrido finale di cui però non voglio parlare qui.

Quando ho rivisto il filmato introduttivo – sto rigiocando tutto, come ho fatto la prima volta, rigorosamente in inglese perchè il doppiaggio italiano non regge assolutamente il confronto con quello originale – e ho sentito questa musica, (vedi video allegato), ho riscoperto le stesse sensazioni che ho provato la prima volta che ho giocato.
È stato un mezzo “full immersion”, perchè era da poco uscito Mass Effect 2 e quindi, finito il primo, ho provato il secondo subito dopo, a ruota.
Ricordo perfettamente, nonostante la grafica del gioco non fosse più ai massimi livelli di quello che l’industria poteva offrire in quel momento, di aver pensato una cosa del tipo: “ma che figata!”. E oggi, come allora, mi son venuti i brividi lungo la schiena quando, salvata Tali e smascherato Saren, la mia Alexandra Shepard viene nominata SPECTRE – (Special Tactics and Reconnaissance).

Spectres are not trained, but chosen. Individuals forged in the fire of service and battle; those whose actions elevate them above the rank and file.
Spectres are an ideal, a symbol. The embodiment of courage, determination, and self-reliance. They are the right hand of the Council, instruments of our will.
Spectres bear a great burden. They are protectors of galactic peace, both our first and last line of defense. The safety of the galaxy is theirs to uphold.

E oggi, come allora, è un vero piacere immergersi in quest’universo vasto e complesso, ma anche in qualche modo familiare, in cui la possibilità di esplorare lo Spazio e di scoprire che, dopo tutto, non siamo soli nell’Universo non è poi così lontana.